Nutrigenomica

L’ambiente può variare in maniera significativa la nostra espressione genica.

Se da una parte il nostro patrimonio genetico è in grado di regolare la risposta all’ambiente esterno, si è ormai consolidata la certezza che sia vero anche il contrario: l’ambiente può variare in maniera significativa la nostra espressione genica attraverso processi biochimici ben definiti.


Cosa è la Nutrigenomica


L’alimentazione in questo non fa eccezione e trattare in maniera personalizzata il paziente oggi significa non solo aver chiara la sua genetica individuale ma tenere conto anche dell’effetto che il cibo può avere sul suo DNA. E’ ormai dimostrato che il colesterolo dei grassi assunti con la dieta agisce direttamente sull’espressione di sequenze geniche coinvolte a livello metabolico oppure che i carboidrati ingeriti regolano i geni della risposta allo stress ossidativo.

La sfida di comprendere a fondo i rapporti tra ambiente e regolazione del genoma è estremamente complessa. Oggi sappiamo che intervengono almeno tre fattori: la metilazione del DNA – la modificazione istonica – la sintesi di microRNA. Molti macro e micronutrienti sono direttamente coinvolti in questi processi e la nutrigenomica diventa un punto fondamentale di intervento sul paziente: non si può oggi prescindere dall’utilizzo di “alimenti funzionali” per indirizzare correttamente l’espressione genica. Un esempio tra tutti l’utilizzo di brassicacee particolarmente ricche di glucorafano (definite “superbroccoli”) sono in grado di attivare sequenze ad azione cardioprotettiva.

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